Rimozioni di contenuti per violazione del copyright

Il mondo digitale è un ecosistema ricco di contenuti, idee e innovazione. Tuttavia, nell’immensità della rete, il diritto d’autore si trova spesso in bilico tra la libera circolazione delle informazioni e la tutela delle opere intellettuali. Siamo nell’era in cui il “fare click” può equivalere al trasgredire la legge – spesso senza neanche saperlo.

La normativa in vigore

Il quadro legislativo italiano ha fatto passi da gigante con l’introduzione della Legge 14 luglio 2023, n. 93, che stabilisce misure incisive per la protezione delle opere digitali e la repressione della loro diffusione illecita.

Provvedimenti e ruolo dell’AGCOM

Implicazioni per utenti e creatori

  1. Responsabilizzazione degli intermediari: I fornitori di servizi Internet sono chiamati a un ruolo attivo nella lotta alla pirateria.
  2. Sanzioni: Per chi non rispetta i provvedimenti, sono previste multe salate e, nei casi più gravi, azioni penali.
  3. Formazione: La legge prevede anche iniziative educative per promuovere la consapevolezza sui diritti d’autore.

Gestione delle rimozioni: un percorso a ostacoli?

Nonostante la chiarezza legislativa, il percorso per la rimozione dei contenuti che violano il copyright può essere intricato, sia per i detentori dei diritti che per gli utenti accusati ingiustamente di violazioni.

Procedure e difesa dei diritti

La procedura per la rimozione di contenuti per violazione del copyright

Per presentare un’istanza di violazione del diritto d’autore all’AGCOM, è necessario seguire una procedura specifica, che si articola in vari passaggi descritti dettagliatamente sul sito https://ddaonline.agcom.it/modulo/#opereDigitali.

Ecco un riassunto dettagliato dei passaggi principali:

  1. Accesso al modulo elettronico: Bisogna collegarsi al sito www.ddaonline.agcom.it e selezionare la sezione relativa al tipo di violazione che si intende segnalare (online, radio o TV). Si accede quindi al modulo elettronico da compilare.
  2. Compilazione del modulo: Il modulo è diviso in sezioni, che richiedono l’inserimento di dati specifici:
    • Dati del soggetto istante: vanno inseriti i dati personali o quelli del rappresentante legale, a seconda della figura che presenta l’istanza (persona fisica, giuridica, ditta individuale, SIAE, altri intermediari). È necessario anche specificare l’indirizzo PEC per le comunicazioni.
    • Dati del sito, catalogo o palinsesto: occorre inserire l’indirizzo del sito internet, del catalogo o del palinsesto che diffonde illegalmente le opere.
    • Dati dell’opera o del programma: bisogna specificare dettagli sulle opere o sui programmi oggetto della violazione, inclusi i dettagli del titolare del diritto d’autore o del diritto connesso, se diverso dall’istante.
  3. Dichiarazioni finali: Prima di inviare il modulo, è necessario dichiarare di non aver già adito l’autorità giudiziaria per lo stesso motivo, di essere consapevoli delle responsabilità in caso di dichiarazioni non veritiere e di aver preso visione dell’informativa sulla privacy. Bisogna anche allegare la documentazione richiesta per l’istanza.
  4. Invio dell’istanza: Dopo aver controllato i dati inseriti e confermato le dichiarazioni, il modulo compilato e la documentazione necessaria devono essere inviati tramite PEC all’indirizzo indicato dal sistema, utilizzando l’indirizzo PEC fornito durante la compilazione del modulo.

Durata del procedimento e misure: L’AGCOM valuta l’istanza entro un massimo di 35 giorni lavorativi, periodo che può ridursi a 12 giorni in casi di violazioni gravi. Le misure adottabili includono la rimozione delle opere violate o la disabilitazione dell’accesso ai siti che le diffondono. Non sono previsti costi di istruttoria per il procedimento, e le eventuali sanzioni pecuniarie vengono versate allo Stato.

Alternative legali e Comitato per la tutela delle opere digitali: L’istanza all’AGCOM è un’alternativa all’azione giudiziaria, non la sostituisce. Esiste inoltre un Comitato per lo sviluppo e la tutela dell’offerta legale di opere digitali, con compiti di promozione della legalità e supporto allo sviluppo dell’offerta legale.

In sintesi, la legge pone un forte accento su:

  1. Misure preventive e repressive: Strumenti rapidi ed efficaci per interrompere la diffusione illecita di contenuti, con particolare attenzione alle nuove uscite e agli eventi in diretta.
  2. Processi di reclamo e revisione: Procedure chiare per la contestazione dei provvedimenti presi, garantendo equità e diritto di difesa.
  3. Educazione e sensibilizzazione: Investimenti in programmi educativi per aumentare la consapevolezza sul valore della proprietà intellettuale e sulle conseguenze della sua violazione.
  4. Cooperazione internazionale: Collaborazioni oltre i confini nazionali per combattere la pirateria digitale su scala globale.
  5. Aggiornamento continuo delle misure di enforcement: Revisioni periodiche della legislazione per mantenere l’efficacia delle misure di tutela in un ambiente digitale in evoluzione

Il ruolo della consulenza legale

Per navigare efficacemente in questo scenario, il ruolo della consulenza legale è cruciale. In qualità di avvocato specializzato in diritto digitale, offro assistenza sia nella fase di segnalazione delle violazioni sia nella gestione delle dispute legali che possono sorgere a seguito di rimozioni di contenuti.

Vedi, la tutela delle opere intellettuali nell’ambito digitale richiede un approccio olistico che include la comprensione delle leggi, l’uso di strumenti di segnalazione e la consulenza legale qualificata. Se hai domande o necessiti di assistenza nella protezione delle tue creazioni digitali, non esitare a contattarmi.

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